Report Scandit: le aziende di last mile delivery si adattano al nuovo scenario europeo dell’e-commerce
Da un recente report realizzato da Scandit, player specializzato in solutions enterprise di Mobile Computer Vision e Augmented Reality, emerge che, in Europa, le aziende di last mile delivery si stanno adattando significativamente al nuovo scenario dell’e-commerce.
In particolare, tali imprese si focalizzano sulle sfide attinenti alle inefficienze (55%) e alla pressione sui costi (50%) in modo da ottenere un vantaggio competitivo attraverso lo sviluppo di nuove offerte di servizi (45%). Dal momento che i consumatori, durante l’emergenza pandemica, sono diventati sempre più orientati a ordinare prodotti on line, il 42% delle aziende interpellate afferma anche di essere sotto pressione per soddisfare la domanda, la quale evidenzia scarsi segni di rallentamento.
La survey, condotta nella primavera del 2021 e basata su interviste somministrate a 118tra i maggiori fornitori mondiali di servizi postali e logistici in Europa e in Nord America, ha anche evidenziato una tendenza a livello globale che vede gli smartphone sostituire i tradizionali device dedicati alla scansione. Tra gli intervistati in Europa, il 67% dichiara di utilizzare gli smartphone come parte della rispettiva dotazione di dispositivi per il last mile delivery.
Oltre a ciò, gli intervistati affermano di essere maggiormente propensi a utilizzare esclusivamente lo smartphone (34%) come dispositivo primario per supportare le operations di last mile delivery rispetto ai tradizionali dispositivi dedicati alla scansione (32%). Alla domanda incentrata su quale sia la propria priorità di investimento, il 43% risponde il miglioramento delle App di delivery, il 22% un focus sull’abilitazione di maggiori processi contactless e sempre un 22% indica che vorrebbe sviluppare nuove App con funzioni quali la verifica per la consegna di prodotti per adulti (come alcolici e tabacchi) e i cambi di indirizzo.
Pat Nolan, Senior Research Analyst di VDC Research, società che ha condotto una parte della ricerca per conto di Scandit, ha così commentato: “Da un lato, le principali sfide delle operations legate al last mile delivery sono la riduzione delle inefficienze di processo e l’abbassamento dei costi, dall’altro, le moderne aspettative dei clienti richiedono un aumento dei touchpoint e flussi di lavoro che adottino modelli di fulfillment omnichannel e di reverse logistics”.
Inoltre, Nolan ha precisato: “Le nuove complessità legate al lavoro e ai processi introdotte da queste dinamiche operative esacerbano le sfide del last mile delivery, rendendo particolarmente importante, per i decision maker, investire in tecnologie mobile che li aiutino ad avere successo all’interno di un panorama in costante evoluzione”.
Samuel Mueller, CEO di Scandit, ha sottolineato: “La nostra ricerca rivela una gamma diversificata di sfide e priorità tra le aziende di last mile delivery che si sforzano di soddisfare le aspettative dei clienti e mantenere la redditività post-Covid. Alcune sono ancora concentrate sulla gestione dell’impatto a breve termine e delle interruzioni causate dal Covid-19 e sulla necessità di scalare in modo efficiente. Tuttavia, c’è anche una tendenza emergente verso il miglioramento dell’esperienza dell’utente attraverso applicazioni mobile di Computer Vision su smartphone che consentono ai corrieri di svolgere più compiti da un unico dispositivo: dalla digitalizzazione delle tracce cartacee alla verifica dell’identità e al feed-back veloce dei clienti fino all’organizzazione di rimborsi a domicilio per prodotti indesiderati”.
Poi, Mueller ha aggiunto: “Il last mile è critico per il successo del processo di delivery e può determinare o diminuire la soddisfazione del cliente. Le decisioni di investimento tecnologico che le aziende prendono ora daranno loro un vantaggio decisivo sulla concorrenza nell’adattarsi rapidamente per soddisfare le nuove aspettative dei clienti, bilanciando le considerazioni sull’efficienza”.
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