Secondo un recente studio condotto all’inizio dell’anno da Coleman Parkes Research e sponsorizzato da Sas, in Italia 6 decision-maker su 10 ritengono che l’intelligenza artificiale generativa migliorerà significativamente l’esperienza dei clienti e sarà un importante driver di innovazione all’interno delle aziende.
Dalla ricerca, che ha intervistato su scala globale e italiana figure decisionali nel campo GenAI e dell’analisi dei dati appartenenti a diversi settori, emerge che il 30% delle aziende ha già iniziato a utilizzare in via sperimentale la GenAI, mentre un altro 30% prevede di farlo nei prossimi 12 mesi e un altro 31% entro due anni. Sebbene le organizzazioni italiane siano entusiaste del potenziale di questa nuova tecnologia nell’aumentare la produttività del business e delle persone, solo il 3% afferma di aver completamente implementato la GenAI nei propri processi aziendali.
La ricerca ha identificato diversi ostacoli che rallentano l’adozione di questa nuova tecnologia in Italia. Anche se, infatti, solo il 18% dei decision-maker ammette una comprensione limitata della GenAI, lo studio ha rilevato che gli intervistati devono fronteggiare diverse altre difficoltà come la mancanza di tool appropriati (57%), dubbi sull’uso dei dataset sia interni sia esterni (56%), la complessità nel passare dalla fase concettuale a quella pratica e nel dimostrare i ritorni sugli investimenti (51%) oppure a integrarsi con i sistemi preesistenti in azienda (45%), l’assenza di competenze interne (40%).
Inoltre, sono emerse anche diverse preoccupazioni principali legate all’utilizzo della GenAI: la privacy dei dati (79% degli intervistati), seguita dalla security (73%) dalle implicazioni etiche (65%) legate all’utilizzo della tecnologia. Le preoccupazioni sembrano anche riflettersi nella capacità di governance: solo il 4% dei decision-maker italiani riporta una presenza ben stabilita e attiva di un GenAI governance framework, mentre il numero di intervistati che conferma di avere implementato sistemi di misurazione di bias e rischi associati alla privacy negli Llm è al di sotto del 10%; il 48%, infine, non ha ancora stabilito una policy d’uso della tecnologia all’interno della propria azienda.
Euronics Deutschland, uno dei principali retailer di elettronica di consumo in Europa, ha implementato con successo ZetesMedea ImageID sviluppata da Zetes – azienda tecnologica specializzata nell’ottimizzazione della supply chain – per ottimizzare il processo di evasione degli ordini presso il proprio centro logistico.
Webfleet, la soluzione Bridgestone per la gestione del parco veicoli riconosciuta a livello globale, ha lanciato Fleet Advisor, un nuovo strumento basato sull’intelligenza artificiale, progettato per semplificare, accelerare e migliorare il modo in cui i team che gestiscono le flotte accedono ai dati operativi e prestazionali e agiscono su di essi.
Dr. Vranjes Firenze, brand di profumi celebre per i suoi iconici diffusori d’ambiente, con l’ingresso in L’Occitane Group nel 2024 ha avviato un piano ambizioso di internazionalizzazione e lanci prodotto supportato dalla piattaforma digitale moderna e scalabile fornita da Impresoft Univerce.
Soti, azienda specializzata nella fornitura di soluzioni per l’enterprise mobility management (Emm), ha introdotto importanti aggiornamenti alla piattaforma Soti One con l’obiettivo di rispondere alle crescenti preoccupazioni dei retailer sul fronte della sicurezza.
AgriEuro, azienda specializzata nella vendita di macchine per l’agricoltura e il giardinaggio, è il vincitore assoluto della 14a edizione di Netcomm Award, il premio di Consorzio Netcomm nato con l’obiettivo di celebrare e valorizzare le realtà più innovative del digital retail italiano.
Loyalty & Reward Co, società di consulenza specializzata nel settore della fidelizzazione, ha rilasciato la pubblicazione “Loyalty Technology Solutions Directory 2025”, che analizza le tendenze emergenti e le soluzioni tecnologiche più avanzate che stanno plasmando il futuro del settore.
Secondo l’ultima indagine condotta da Metrica Ricerche per l’Osservatorio Non Food 2025 di GS1 Italy, gli italiani sono sempre più digitali, informati e riflessivi nell’approccio allo shopping di prodotti non alimentari.
Carlo Stradi, imprenditore e fondatore del Gruppo Custom, ha acquisito il 100% del capitale sociale di Custom, multinazionale italiana specializzata nelle soluzioni tecnologiche integrate per l’automazione dei servizi nei settori retail, hospitality, aviation, railways, e-government e industrial.
La crescente digitalizzazione del retail e della grande distribuzione ha aperto nuove opportunità, ma anche nuove vulnerabilità. Tra sistemi di pagamento, piattaforme e-commerce e gestione dei dati sensibili, la cybersecurity è oggi una priorità strategica per garantire continuità operativa e tutela del consumatore. Con Nicola Altavilla, director…
Seed, agenzia specializzata in Seo, Cro e web analytics, ha avviato una nuova collaborazione di rilievo con Tucano, storico brand italiano di accessori per il lavoro, il viaggio e il tempo libero, che prevede la realizzazione di un progetto strategico volto a potenziare la visibilità online e sostenere la crescita internazionale del brand.