Technoretail - Packlink: per 3 consumatori su 4 il reso dovrebbe rimanere gratuito
Il reso a domicilio risulta essere il metodo prediletto dai consumatori italiani
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Packlink: per 3 consumatori su 4 il reso dovrebbe rimanere gratuito

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Il nuovo “The Ecommerce Delivery Benchmark Report 2024” realizzato da Packlink, ha analizzato le abitudini e le preferenze dei consumatori in fatto di resi in seguito agli acquisti nel canale e-commerce.

Secondo il report i metodi utilizzati per effettuare il reso di un articolo ordinato online sono essenzialmente quattro: self-service online, ritiro da parte del corriere (reso a domicilio), riconsegna in un punto ritiro, resi in negozio. Tra questi, il reso a domicilio risulta essere il metodo prediletto dai consumatori italiani, con percentuali che vanno dal 43% al 51% tra le diverse categorie merceologiche. Dall’altro lato, invece, il reso in negozio e il self-service online sono le opzioni meno usate, entrambe tra il 10% e il 20%.

Prendendo in considerazione gli acquisti degli italiani negli ultimi 12 mesi, la categoria dell’abbigliamento risulta essere quella in cui viene effettuato un maggiore numero di resi, con 8,4 prodotti su 9, mentre i prodotti della categoria fai-da-te e giardinaggio rappresentano la percentuale minore di reso, con 2,5 prodotti su 9.

Nell’ultimo anno, Ie politiche dei resi sono cambiate. Infatti, restituire prodotti acquistati online spesso non è più un servizio gratuito, poiché comporta dei costi per le aziende (circa 32 euro per reso). Inviare un prodotto, inoltre, ha anche un grande impatto a livello ambientale. Tuttavia i consumatori non accettano di buon grado queste variazioni di prezzo e il 75,6% di essi pensa che il reso dovrebbe rimanere gratuito.

In particolare, oltre la metà dei Gen-Z è disposta a pagare per un reso rapido e senza problemi e questo rende questi consumatori tre volte più propensi a farlo rispetto ai Boomer. Per questa ragione, alcuni brand decidono di rendere il reso gratuito solo se effettuato in negozio direttamente dal consumatore oppure se quest’ultimo è iscritto al programma fedeltà. Dallo studio di Packlink emerge che l’introduzione di una tassa sul reso online porterebbe il 33,2% dei consumatori ad effettuare il reso in negozio per evitare questo ulteriore costo.

I nostri risultati sottolineano l’importanza di adottare un approccio flessibile e incentrato sul cliente – affermato Noelia Lazaro, direttrice marketing di Packlinkin particolare nell’ambito della consegna e dei resi. La crescente preferenza per le opzioni di consegna fuori casa e l’esigenza strategica di una gestione dei resi efficace dal punto di vista dei costi sono fondamentali per soddisfare queste esigenze in continua evoluzione”.